mercoledì 19 agosto 2015

Un bilancio nell'uso di una carta di credito speciale





La carta di credito di Dio
di don Luciano
http://www.incontriconlaparola.com


Ho sognato che avevo una carta di credito emessa dalla banca di Dio. Era la mia vita piena di doni, ma io la usavo per i miei peccati. Un giorno Gesù mi ricordò che avevo consumato tutto il credito che Lui aveva depositato, e che c’era bisogno di pagare per ogni transazione fatta. Gli risposi che non avevo più credito. Mi disse che l’unico pagamento che veniva accettato era la mia vita – sta scritto infatti: «Il salario del peccato è la morte» (Romani 6,23).

Dissi a Gesù che da ora in poi avrei usato bene la mia carta di credito.
“Benissimo”, rispose. “Ma come farai a vivere se non hai più credito?”
“Farò un mucchio di buone azioni” Gli assicurai. “Aiuterò gli altri. Non sono cattivo, ho solo qualche pessimo difetto, lo sai bene”.

Gesù era davvero contento che finalmente mi decidessi a fare del bene.
“Le mie buone azioni cancelleranno il debito accumulato dai miei peccati?” chiesi a Gesù.
“No”, mi rispose gentilmente ma con fermezza. “Il peccato richiede che il peccatore muoia. Non esiste altro mezzo per pagare il debito accumulato dal male”.

“Vuoi dire che devo morire a causa dei peccati che ho commesso?”
“Sì”.

“Allora sono condannato…”
“Sì. I tuoi peccati ti hanno condannato. Li hai compiuti liberamente, ed è giusto che tu muoia. Ma io ho deciso di morire al posto tuo, in modo che tu possa vivere. Io pagherò tutti i tuoi debiti morendo per te, in modo che tu possa avere la vita”.

“Questo vuol dire che poi il bilancio della mia carta di credito sarà ancora zero”, dissi.
“No”, mi rispose Gesù. “Una volta che io ho cancellato con la mia morte in croce tutti i tuoi peccati, depositerò nella tua carta di credito un bilancio inesauribile: le mie grazie, lo Spirito Santo”.

“Tu muori e io vivo. Io ti do i miei peccati, e tu mi dai lo Spirito Santo. Io distruggo e tu paghi il debito. Tu non hai peccato, quindi non hai alcun debito da pagare. Gesù, ti posso chiedere di starmi vicino e di aiutarmi a poco a poco a capire quello che mi hai appena detto? Vorrei che tu mi parlassi di nuovo della grazia, dello Spirito Santo.”
“Non avere paura. Io sono con te”, mi rispose.
E fu allora che mi svegliai.
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Spesso mi chiedo quanto grande è la mia fede. Mi consola pensare la mia fede grande come un granello di senape…ma tante altre volte mi ricredo e questo accade quando nella preghiera e nei fatti mi dimentico dello Spirito Santo.
E tu che leggi?

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