USCI’ IL SEMINATORE A
SEMINARE
Le tre esse: la strada,
i sassi, le spine.
In attesa di pubblicare
alcuni scritti di Mons. Tonino Bello riguardanti l’Avvento,
questo commento al vangelo di Marco ci aiuti a
prepararci fin d’ora
ad accogliere la Parola
in preparazione al grande
evento
della Natività di Gesù.
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Vangelo di Marco 4,3-8
"Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a
seminare. Mentre seminava, una parte
cadde lungo la
strada e vennero gli uccelli e la divorarono.]
Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché
non c'era un terreno profondo; ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non
avendo radice, si seccò. Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la
soffocarono e non diede frutto. E un'altra
cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e
crebbe, e rese ora il
trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno".
Il seminatore esce a
seminare e il seme cade sulla strada, tra i sassi e tra le spine.
Sulla strada: cosa volete? Non fa manco in tempo a germogliare;
vengono gli uccelli, beccano e portano via. Se poi cade sull’asfalto, non
produce nulla.
Non vorrei che
appartenessimo proprio a questa categoria.
Altro seme cadde tra i
sassi. Tra i sassi c’è sempre
un po’ di terriccio e allora il seme fa appena in tempo a germogliare, mette
qualche radichetta, spunta una fogliolina; ma il sole cocente brucia la
pianticella proprio sul fiorire. Non c’è l’humus, non può crescere. Allora
viene distrutta, secca subito.
Sono coloro che ascoltano la Parola di Dio; si lasciano
scuotere un momento, finché la sentono.
Dicono: “ Oh, che bello!
Come dovremmo seguire di più questa Parola!. Ma poi tutto passa, come passano
tante emozioni…
…Altro seme cade tra le
spine.
Tra le spine c’è la terra
e il seme si spacca, germoglia, viene la pianticella, cresce. Però le spine
sono più potenti della pianta buona, che ad un certo punto si sente soffocata e
alla fine non se ne ricava nulla.
Sono coloro che sentono la
seduzione della Parola di Dio, amano anche il Signore sinceramente, però non si
sentono staccare dal contesto difficile in cui vivono; frequentano egualmente
le compagnie non sempre raccomandabili; vivono situazioni da cui non si sanno
dissociare… Insomma vogliono mettere insieme il diavolo e l’acqua santa. Un po’
di Signore, un po’ di preghiere, un po’ di giaculatorie e poi anche bestemmia,
disonestà, ingiustizia. Facciamo un tutt’uno. Si va in chiesa, la domenica si
ascolta la Messa,
si fa anche il proposito di cambiare. Poi…no! Forse il Signore si può accontentare
a metà?...
…Io credo che questa sia
la categoria in cui forse noi ci troviamo di più. Perché la Parola del Signore la
ascoltiamo; al Signore vogliamo bene, però non ci sappiamo staccare da lì…da
quell’amicizia, da quella compagnia, da quell’abitudine, da quella critica, da
quella violenza, da quella fonte di guadagno non proprio lecita, da quella
struttura perversa in cui siamo protagonisti. Insomma siamo gli uomini
dell’accomodamento, gli uomini che non prendono una decisione, gli uomini che lasciano
germogliare la Parola
di Dio ma che si lasciano inesorabilmente soffocare dalle spine.
Le tre esse: la strada, i
sassi, le spine.
Dobbiamo fare un forte
esame di coscienza. Non vorrei che quando ci presenteremo davanti al Signore ci
dicesse: “ Ah, tu sei quello dei sassi. Tu sei quello delle spine. E tu sei
quello della strada!”.
Quanto grano gettato al
vento!...
…E c’è però anche il
seme che cade nel terreno buono
e che al momento opportuno germoglia e produce il trenta, il cinquanta,
addirittura il cento per uno…Ecco il terreno buono: te bambina, te uomo, te
donna…
…Speriamo che non ci siano
mai sassi nel vostro terreno, mai spine. Che non passi mai sul vostro cuore il
cilindro che getta catrame.
Che la parola di Dio possa
crescere in voi, dare frutti a tal punto che la gente accanto a voi si senta
consolata.
Ascoltiamo la Parola del Signore!
Ascoltiamola! E’ una parola che ci provoca: E non è in linea con la logica
umana. Ricordatevelo sempre!
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