venerdì 14 maggio 2010

Dio ad una coppia di sposi



"La creatura che hai al fianco è mia. Io l'ho creata .

Io le ho voluto bene da sempre, prima di te e più di te.

Per lei non ho esitato a dare la mia vita. Te la affido.

La prendi dalle mie mani e ne diventi responsabile.


Quando l'hai incontrata l'hai trovata amabile e bella.

Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza,

è il mio cuore che ha messo in lei tenerezza ed amore,

è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità ,

la sua intelligenza e tutte le qualità che hai trovato in lei.


Ma non puoi limitarti a godere del suo fascino.

Devi impegnarti a rispondere ai suoi bisogni, ai suoi desideri .

Ha bisogno di serenità e di gioia, di affetto e di tenerezza,

di piacere e di divertimento, di accoglienza e di dialogo,

di rapporti umani, di soddisfazione nel lavoro, e di tante altre cose.


Ma ricorda che ha bisogno soprattutto di Me.

Sono Io, e non tu, il principio, il fine, il destino di tutta la sua vita.

Aiutala ad incontrarmi nella preghiera , nella Parola ,

nel perdono, nella speranza . Abbi fiducia in Me.

La ameremo insieme. Io la amo da sempre.


Tu hai cominciato ad amarla da qualche anno,

da quando vi siete innamorati .

Sono Io che ho messo nel tuo cuore l'amore per lei.

Era il modo più bello per dirti "Ecco te l'affido

Gioisci della sua bellezza e delle sue qualità"


Con le parole "Prometto di esserti fedele, di amarti e

rispettarti per tutta la vita"

è come se mi rispondessi che sei felice di accoglierla

nella tua vita e di prenderti cura di lei.

Da quel momento siamo in due ad amarla.

Anzi Io ti rendo capace di amarla "da Dio",

regalandoti un supplemento di amore

che trasforma il tuo amore di creatura e lo rende simile al mio.


E' il mio dono di nozze: la grazia del sacramento del matrimonio.

Io sarò sempre con voi e farò di voi gli strumenti del mio amore e

della mia tenerezza: continuerò ad amarvi attraverso i vostri gesti d’amore.


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